Un team internazione di scienziati riferisce di aver messo a punto una tecnica che permette loro di osservare ove l’energia fluisce durante il fenomeno della fusione. Saranno altresì in grado, quindi, di osservare il flusso di energia per testare nuovi, diversi modi di perforazione in un reattore nucleare, con l’intento di realizzare forniture limitate di energia. Il team, dell’Università di San Diego, in California e dal centro di fisica nucleare Generl Atomics, utilizza la tecnica della fusione nucleare chiamata “accensione veloce”; innanzitutto centinaia di laser comprimono il combustibile di fusione (solitamente una miscela di deuterio e trizio, contenute entrambe all’interno di una capsula di combustibile sferica plastificata), dopodiché un laser ad alta intensità fornisce energia necessaria per riscaldare rapidamente il carbutante compresso.
Gli scienziati ritengono che la rapida accensione è un approccio promettente a fronte della fusione nucleare controllata, poiché richiede meno energia rispetto ad altri modelli. Ma per tali opere di accensione rapida i ricercatori hanno superato un grandissimo ostacolo: il modo con cui dirigere l’energia del laser ad alta intensità per alimentare la regione più densa. Si tratta davvero di una grande sfida; per affr0ntare questo problema il team ha ideato un modo pionieristico per osservare dove l’energia si muove quando il laser ad alta intensità colpisce il carburante di destinazione. La tecnica si basa sull’utilizzo di marcatori di rame posti all’interno della capsula; quano il raggio laser ad alta velocità è diretto verso l’obiettivo genera elettroni ad alta energia che colpiscono i marcatori di rame. Con questa nuova tecnica gli scienziati sperano di realizzare forniture illimitate di energia pulita, a buon mercato.