Mancano poco meno di 24 ore alla prima, forte irruzione d’aria fredda invernale sul nostro Paese. Ormai l’assetto configurativo è ben delineato e i modelli stanno ora limando gli ultimissimi dettagli. Quel che è certo è che a breve l’Italia piomberà nell’Inverno più crudo, con fortissimi venti di tramontana e grecale, un brusco abbassamento delle temperature e l’arrivo della neve fino a quote molto basse, persino in pianura, in alcune regioni del Sud, in Sicilia e lungo tutta la fascia adriatica. Della previsione ne abbiamo già ampiamente parlato, concentriamoci ora sull’entità del calo termico; ebbene, molte aree peninsulari perderanno fino a 12-13°C rispetto alle temperature attuali, considerando che alla quota isobarica di 850 hPa (1500 metri circa) si passerà dai circa +4/+6°C di oggi, ai -7/-10°C di lunedì (a seconda delle aree). L’entità del crollo termico sarà maggiore soprattutto sui versanti adriatici e su gran parte del Centro Sud, ove l’apice dell’ondata gelida si registrerà proprio nella giornata di lunedì 18 Gennaio.
In generale, comunque, in gran parte dell’Italia il freddo si farà sentire in maniera davvero prepotente; freddo che sarà altresì accentuato, come ribadito, dai fortissimi venti che soffieranno da nord/nord-est con raffiche impetuose anche superiori agli 80-90 km/, specie nelle vallate appenniniche, sulle coste del medio-basso Adriatico e su quelle settentrionali della Sicilia. E attenzione ovviamente anche alle gelate, perchè saranno molto frequenti ed estese soprattutto sulle pianure del Nord, su quelle del versante tirrenico, nelle zone interne della Sardegna e naturalmente anche sulle aree appenniniche centro-meridionali. Da martedì i valori tenderanno ad aumentare, ma stiamo monitorando una nuova, possibile recrudescenza gelida da metà settimana.