Nel corso della giornata di venerdì 8 Gennaio, durante una delle frequentissime eruzioni del vulcano Kilauea, nelle Hawaii, vari frammenti di roccia son stati rinvenuti alla base del vulcano stesso. Ma il giorno successivo, sabato 9 Gennaio, il geologo Tim Orr ha fatto una scoperta davvero sensazionale, trovando qualcosa mai osservato prima di quel momento. “E’ come una specie di pallina “, riferisce Janet Babb, geologo e responsabile dell’informazione pubblica presso l’Osservatorio del vulcano hawaiano. “E’ vuoto all’interno e presenta uno strato sottilissimo vetroso, all’apparenza molto molto fragile”. Gli scienziati lo chiamano “lacrima di Pele”, una sorta di “dedica” alla dea hawaiana dei vulcani e delle particelle di vetro a forma di goccia che si formano quando fontane di lava fusa tendono rapidamente a raffreddarsi.
L’Osservatorio ha riferito che l’oggetto di vetro ha una lunghezza di circa mezzo pollice ed è stato probabilmente espulso dal lago in seguito alla recente, forte eruzione dei giorni scorsi. Oltre alle lacime di Pele l’eruzione di questo vulcano (che nella settimana precedente è eruttato ben 3 volte) può causare anche fibre di vetro vulcanico fragili, che i vulcanologi chiamano “capelli di Pele”. Queste si formano quando il vento soffia lateralmente attraverso i flussi di lava fusa sollevati durante le esplosioni. Per quanto riguarda la recente, strana scoperta gli scienziati stanno studiando a fondo per capirci qualcosa in più; è talmente delicato che è stato deposto in una teca nella hall dell’osservatorio, che non è aperto al pubblico. Sicuramente ne sapremo di più nei prossimi giorni.