Com’è il suono della tua voce? Molti di voi, probabilmente, non sanno che il tono di voce dipende dalle nostre emozioni. Un nuovo, recente studio, infatti, conferma che le persone usano la propria voce per trasmettere le proprie emozioni. La nuova ricerca conferma che il nostro corpo ha un ruolo attivo nella definizione dei nostri pensieri e delle nostre emozioni. Ad esempio, si potrebbe pensare che una persona sorrida perchè è felice, ma la sensazione fisica di sorridere può anche creare un sentimento di felicità. Ecco, si può usare questo meccanismo anche per la voce che, grossomodo, funziona proprio così. Un team guidato da Jean-Julien Aucoturier, del Centro Nazionale Francese per la ricerca scientifica, ha creato un programma al computer che ha permesso loro di manipolare elettronicamente il contenuto emotivo delle voci della gente. In particolare, hanno chiesto a 109 partecipanti di leggere un racconto breve; hanno poi utilizzato il programma per modificare ogni voce al suono felice, triste o timoroso. Quando hanno ascoltato la registrazione alterata, la maggior parte delle persone non hanno capito le loro voci.
Non solo i volontari erano inconsapevoli di questa modifica; quando gli è stato chiesto come si sono sentiti, l’85% ha dato risposte allineate, ossia che le loro voci erano state modificate. “E’ davvero un risultato sorprendente che gran parte dei partecipanti hanno “aggiornato” il proprio stato emotivo in risposta al fatto che le loro voci sono state modificate al suono felice, triste e ansioso”, spiega Autocurier, che poi continua: “Se sei arrabbiato è perchè potevi essere in pericolo in quel momento, ma non ci sembra normale l’aver paura del suono di una voce, specie quando si sa che è la propria. Potrebbe trattarsi di un bug del sistema”. “Noi deduciamo le nostre emozioni più o meno allo stesso modo in cui le deducono gli altri”, spiega lo psicologo Simone Schnall, dell’Università di Cambridge. “Questo studio – continua – suggerisce che anche dei sottili, lievi cambiamenti nell’espressione vocale portano ad un significato soggettivo nell’ambito della regolazione delle emozioni.