Un’emissione a dir poco spaventosa quella registrata dagli strumenti dalla pulsar del Granchio. Si tratta di una stella di neutroni che gira intorno al proprio asse ad una velocità di trenta volte ogni secondo con un rilascio continuo di energia nello spazio circondata dalla Nebulosa. Il tutto provoca un campo magnetico di enormi dimensioni, tipico delle pulsar con raggi X e raggi gamma a lunghissime distanze.
Una quantità di energia talmente alta da far pensare alla scomparsa della luce pulsata, ma i raggi gamma rinvenuti nell’osservazione del Magic hanno smentito, ancora una volta, le convinzioni degli astrofisici. Ma quella appena rilevata non è la prima novità avvistata nella pulsar del Granchio. Gli occhi attenti del telescopio, installato sulle isole Canarie, stanno da tempo osservando l’area avvistando getti di energia mai visti. Era il 2011 quando fu misurata l’energia dei fotoni emessi dalla pulsar del Granchio; una scoperta storica nel mondo dell’osservazione spaziale.