Come da previsione l’Italia è stata spazzata da fortissimi venti nel corso delle ultime 24-48 ore. Tutto a causa dell’ampio divario barico tra la profonda depressione in azione sull’Europa centrale e la forzante operata dall’anticiclone sub-tropicale, in ritirata verso sud. Raffiche di libeccio a ben oltre i 100-120 km/h hanno flagellato l’intera costa tirrenica, con danni ingenti dalla Liguria fin su alla Calabria. Punte che sull’Appennino tosco-emiliano hanno sfiorato i 200 km/h, mentre si sono registrate ingenti mareggiate lungo tutte le coste esposte. Nel corso della tarda serata di ieri il vento ha causato più di qualche danno in tutta la provincia di Pescara; alberi abbattuti e numerosi cartelli stradali divelti. I Vigili del Fuoco hanno dovuto svolgere un super lavoro per tutta la notte. Cancellati anche alcuni voli dall’Aeroporto di Pescara diretti a Roma.
Stessa problematica anche a Firenze e in tutta la Toscana, ove le raffiche di libeccio a ben oltre i 110-120 km/h hanno determinato seri problemi. Sull’Abetone si sono registrati danni all’impianto sciistico, stesso problema anche sul Monte Cimone e su molte altre stazioni dell’Appennino tosco-emiliano. Segnalazione di alberi abbattuti anche in Sardegna e nel Lazio, specie nella provincia di Roma, ove in nottata i venti hanno toccato punte fino a 70-80 km/h. Proprio in questo momento vengono segnalate raffiche di vento sino a 138 km/h a Frontone, sull’Appennino marchigiano, senza contare i 96 km/h registrati a Latronico, in Calabria. Nel corso delle prossime ore la circolazione meridionale verrà sostituita da correnti d’aria più fredda, ma asciutta, spinte da un teso Maestrale che, al più, potrà dar luogo a qualche diffusa precipitazione sparsa tra il medio e il basso versante tirrenico.