Tra conferme, smentite e qualche piccolo aggiustamento i modelli stanno ora finalmente inquadrando la strada che ci condurrà alla prima, vera irruzione d’aria fredda di questa anonima stagione invernale. Il target è quello che abbiamo anticipato nella giornata di ieri, il periodo 16-18 Gennaio, momento in cui un nucleo d’aria fredda o molto fredda scivolerà in direzione dell’Europa sud-orientale e riuscirà a coinvolgere in maniera parziale anche parte della nostra Penisola. L’ingresso della massa d’aria artica sarà più orientale rispetto all’Italia, ragion per cui il calo delle temperature riguarderà in maniera più diretta le regioni del versante Adriatico e gran parte di quelle meridionali, ove si registreranno veri e propri tracolli anche di 13-14°C rispetto ai valori attuali. C’è ancora incertrezza circa la formazione di un minimo di bassa pressione tra l’Italia e i Balcani ma, verosimilmente, dovrebbe posizionarsi a ridosso della Puglia.
Da quella posizione, oltre a permettere l’ingresso del freddo su buona parte delle nostre regioni, determinerà nevicate fino a quote basse o molto basse lungo tutta la fascia orientale italica, dalle Marche alla Puglia, ove con molte probabilità i bianchi fiocchi si spingeranno fino in prossimità delle aree costiere (di questo, comunque, ne parleremo nei prossimi aggiornamenti). L’Appennino farà il pienone, fin dai 300-400 metri, con accumuli localmente importanti alle quote medio-alte. Neve che probabilmente interesserà anche l’estremo Meridione; Basilicata, zone interne della Campania, Calabria, Sicilia e ovviamente la Puglia. A parte quest’ultima altrove dovrebbe nevicare solo dalle aree collinari in su. Il calo termico, lo abbiamo rimarcato, sarà netto e deciso, tant’è che quasi ovunque (ma specie al Centro Sud) si perderanno anche 13-14°C rispetto alle miti temperature attuali.