L’aumento delle temperature, l’ossidazione e l’inquinamento delle acque dell’oceano stanno seriamente minaccia la barriera corallina. La reale grandezza del problema, ad ora, non è esattamente conosciuta, anche perchè al momento parte delle barriere coralline risultano ancora inesplorate. Al fine di documentare ancor più dettagliatamente lo stato delle barriere, la NASA ha deciso di lanciare una missione di tre anni utilizzando velivoli con sopra montati sofisticati e particolari dispositivi. La missione, chiamata “Air Lab Coral Reefs”, prenderà in esame le barriere coralline con il massimo dettaglio. Eric Hochberg, autore principale di questa ricerca, riferisce che l’approccio delle tecnologie moderne per la raccolta di dati sulle barriere coralline è molto simile allo studio di una foresta con molti alberi.
Ecco come la NASA prevede di cambiare questo meccanismo; con uno strumento nello spazio chiamato “spettrometro portatile” per la visualizzazione a lunga distanza Hochberg e il suo team hanno esaminato i principali sistemi di scogliera in Florida, Hawaii, Palau, Isole Marianne e in Australia. Registrando le caratteristiche spettrali dei coralli vivi e delle alghe, lo spettrometro darà ai ricercatori un quadro completo di ciò che sta accadendo alle barriere coralline. La NASA ha altresì riferito che le informazioni raccolte saranno in grado di rilevare il collegamento tra lo stato delle barriere coralline e i fattori naturali e antropici che permetterà agli scienziati di prevedere il futuro dell’ecosistema globale.