E’ da giorni che non si fa altro che discutere di questa vasta ed intensa anomalia che sta attanagliando le acque superficiali dell’oceano Pacifico. Stiamo ovviamente parlando di El Nino, il fenomeno che gli esperti indicano come causa principale dello “sconquasso” climatico che sta caratterizzando il nostro Pianeta. Si passa da eventi estremi di ogni tipo, super tornado, maxi grandinate, alluvioni lampo e ondate di freddo di proporzioni storiche. Insomma, dovunque la si guardi c’è sempre lo zampino di El Nino e da qui alle prossime settimane (momento in cui tenderà ad indebolirsi) c’è da aspettarsi ancora qualche evento estremo di particolare rilevanza.
Qualche giorno fa parlammo delle violente alluvioni che hanno colpito la California, dopo settimane e settimane di prolungata, pericolosa siccità. Notizie analoghe giungono ora dal Sud America, alle prese probabilmente con il peggior evento alluvionale degli ultimi 50 anni. Paraguay, Uruguay, Brasile e Argentina le aree più colpite; a partire dagli ultimi giorni del mese di Dicembre oltre 100.000 persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni, mentre in Uruguay il livello del fiume Concordia è aumentato, pensate, di ben 14 metri, causando un numero elevatissimo di vittime. Stessa situazione anche in Argentina, ove la piena del fiume Paranà ha costretto l’evacuazione di oltre 6.000 residenti nella provincia di Chaco.