Un recente studio della Simon Fraser University di British Columbia ha dimostrato come l’aver generato un numero notevole di figli comporta una maggiore lentezza del ritmo di invecchiamento delle cellule. L’analisi dell’istituto canadese ha preso in esame i telomeri, i filamenti che congiungono gli elementi del Dna e che hanno un’azione di protezione del genoma. La lunghezza di questi filamenti è considerata dagli scienziati l’elemento per determinare il grado di invecchiamento cellulare.
Gli studiosi hanno preso in esame settantacinque donne analizzandone la lunghezza dei telomeri ed, al contempo, il numero di figli. La scoperta non lascerebbe dubbi: ad una prole più numerosa corrisponderebbe una lunghezza dei telomeri maggiore. Potrebbe essere l’estradiolo che viene prodotto durante la gravidanza a comportare una maggiore lunghezza di questi elementi. Si tratta di una sostanza che il corpo produce in determinate circostanze per rallentare lo stress ossidativo e quindi l’invecchiamento, in determinate fasi della vita, come appunto la gravidanza.