Il problema dell’inquinamento si sta allargando a quasi tutto l’emisfero settentrionale e se prima era un problema che riguardava soprattutto le grandi metropoli asiatiche, adesso anche nelle città europee si sta affermando con una certa velocità e preoccupazione. Questo soprattutto per via dei prolungati periodi anticiclonici che favoriscono l’accumulo di polveri sottili in atmosfera, proprio come accaduto recentemente in Val Padana. E non è tutto, perchè il livello di PM ha raggiunto valori da record in queste ultime settimane e solo le recenti, forti precipitazioni (localmente anche nevose) ne hanno permesso un certo ridimensionamento. Anche a Pechino, un pò in controtendenza rispetto al trend degli ultimi anni, il livello di particelle inquinanti si è abbassato, anche in maniera notevole.
Le autorità della capitale cinese confermano, infatti, che la qualità dell’aria su Pechino è migliorata sensibilmente nel 2015; il livello di PM2.5 nella metropoli si è mantenuto costante intorno agli 80 microgrammi per metro cubo. Si tratta del 6% in meno rispetto all’anno precedente, addirittura il 10% in meno del 2013! Tuttavia questo valore è più del doppio rispetto ai limiti stabiliti ed è sette volte superiore al livello raccomandando dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il contenuto di altri inquinanti presenti nell’aria, a Pechino, è diminuita anch’essa durante lo scorso anno; il contenuto di anidride solforosa è diminuito del 38%, il biossido di azoto del 12%. Rammentiamo (se ancora ve ne fosse bisogno) che le particelle di PM2.5 tendono a depositarsi nei polmoni e a causare, altresì, problemi anche gravi al sistema cardiovascolare.