Gli studiosi, in Cina, la definiscono come la più grande minaccia influenzale, si tratta dell’EAH1N1 e non è altro che una variante del virus A/H1N1, che ha già contagiato i suini nel 2009, dando luogo ad una grande epidemia in Cina e nel mondo. Ci si contagia tramite la respirazione e presenta caratteristiche non dissimili all’aviaria. Il virus EAH1N1 circola da diversi decenni, per la precisione dal 1979 e sono stati registrati anche alcuni casi di contagio nell’uomo, in varie nazioni.
Come riportato da un’analisi pubblicata su “Lancet”, l’epidemia del virus A/H1N1 ha provocato la morte di 151.700 persone tra le 575.400 vittime colpite della pandemia. E secondo gli scienziati, ci sarebbe ancora molto da fare per combatterne la diffusione, considerando che l’immunità della popolazione non garantisce la protezione totale contro il virus. E neanche i vaccini antinfluenzali, attualmente in circolazione, possono garantire possibilità di guarigione. Occorrerà trovare un’azione efficace in grado di contrastare la rapida diffusione del virus nell’uomo prima che le conseguenze dell’epidemia, in Cina e non solo, siano irreparabili.