E’ scientificamente provato: c’è una zona del cervello adibita al sentimento del Natale in ognuno di noi. All’Università di Copenhagen, in Danimarca, dove i festeggiamenti del Natale sono ancora più “massicci” che da noi, è stato condotto uno studio sul sentimento del Natale, su due gruppi di persone. In questi due gruppi c’erano danesi cattolici, europei cristiani e stranieri non cattolici, che comunque abitavano in Europa da molto tempo. I risultati, attraverso una risonanza magnetica, sono stati esaltanti. Mentre venivano proiettate immagini e filmati riguardanti il Natale, dalla risonanza si evidenziava che in determinate zone del cervello si attivavano,in maniera vistosa, processi di sinapsi. La zona interessata era quella legata ai pensieri spirituali e mistici, quelli di condivisione e di predisposizione alla ripetizione.
Si accendevano, per precisare, la corteccia sensomotoria, premotoria, motoria primaria e il lobo parietale inferiore e superiore. Per quanto riguarda l’osservazione dei cervelli delle persone che vivono qui in Europa da tempo, ma che non sono cattolici, si è potuto notare la stessa situazione dei precedenti, a patto che fossero stati abituati, per così dire, al Natale. Insomma, che lo volgiate o no il Natale è un sentimento a tutti gli effetti. E questo sentimento del Natale è di tutti, come evidenzia questa ricerca. In fondo, il Natale è prima di tutto un momento in cui ci si dedica agli altri, chiunque essi siano.