Nel corso di questo mese di Dicembre non abbiamo visto altro che bel tempo, nebbie, smog, inquinamento e cieli sereni, tutto in un contesto termico decisamente al di sopra della media stagionale. La neve sulle Alpi è inesistente, quella sull’Appennino è in forte crisi (entro pochi giorni la situazione potrebbe diventare la medesima, anzi, ringraziamo le forti ed abbondanti nevicate di fine Novembre che hanno portato fino a 80/120 centimetri sulle vette), e nei prossimi giorni non c’è il minimo cenno di neve in arrivo su entrambe. Si prospetta un periodo natalizio di grandissima crisi per gli albergatori, dato che per Natale non sono previste delle nevicate o dei fenomeni nevosi in generale, anche se alcuni modelli matematici, tra cui ECMWF 00Z-Reading di questa mattina lascerebbero la porta aperta a qualche spiraglio di cambiamento solo per fine mese.
Si tratta già della terza volta consecutiva in tre aggiornamenti che ECMWF vede una possibile area di bassa pressione subito dopo Natale: non sarebbe nulla di eclatante (inoltre mancano veramente troppi giorni per poterne parlare in modo più approfondito) ma basterebbe perlomeno per riportare condizioni meteorologiche maggiormente consone al periodo attuale, con temperature che potrebbero calare di diversi gradi e neve che potrebbe finalmente fare la sua comparsa sul settore alpino. GFS non è dello stesso avviso (vede ancora anticiclone schiacciasassi fino ai primi di Gennaio), ma spesso vede con qualche aggiornamento di ritardo le tendenze che ECMWF inquadra un po’ prima. Una cosa appare certa: fino a Natale, questo è chiaro, non ci saranno precipitazioni (se non molto locali) e non ci sarà nessuna possibile irruzione d’aria fresca.