L’imbarazzo e il tipico rossore sulle guance non è più un semplice segnale di vergogna: infatti, studi dimostrano che è sintomo di pura e innata bontà. Alcuni studi americani sui comportamenti hanno, infatti, sottolineato come chi sia più facile all’imbarazzo e al rossore delle guance sia di fatto più ligio alle regole, rispettoso del prossimo e ispiri fiducia: dunque si più buono. I ricercatori del Journal of Personality and Social Psychologist, hanno pubblicato di recente un articolo nel quale si sottolinea come l’imbarazzo sia sintomo anche di fedeltà: infatti, chi è impegnato ed è portato all’imbarazzo e al rossore, quando interagisce con persone che lo attraggono manifesta in pieno questi sintomi. Questo fa in modo che sia più propenso a non ripetere più quell’azione. Altri studiosi americani, Robert Boyd e Peter J. Richerson, hanno dedotto dalle loro ricerche che chi ha il tipico rossore delle guance ha contribuito, addirittura, all’evoluzione della specie, come l’ha fatto ad esempio la risata isterica o l’abbassare lo sguardo.
barazzo, rossore
Secondo questi studi, sono tutte reazioni che si usano per evitare un confronto rissoso con la propria specie. Dunque, fa da sé, che se si vuole evitare uno scontro si è istintivamente buoni. Infine, arriva il recente studio delle Università del Wisconsin e di Pittsburgh che ha evidenziato come gli alunni più indisciplinati e che tengono una condotta aggressiva ripetitiva non abbiano il minimo imbarazzo una volta puniti o rimproverati. L’imbarazzo, dunque, spinge chi lo prova a valutare il pensiero di non fare più quella determinata azione che ci ha portato all’imbarazzo stesso. Si può dire che l’imbarazzo funge, su chi lo prova almeno una volta, come deterrente per le azioni future. In conclusione, l’imbarazzo e il tipico rossore delle guance, che ne consegue, è un sintomo di bontà.