Il Sistema Solare potrebbe riservare nuove sorprese. Una perturbazione nell’orbita di Plutone ha spinto gli scienziati ad ipotizzare l’esistenza di un altro corpo celeste, di grandi di dimensioni, oltre il pianeta nano. Potrebbe essere la scoperta del secolo, ma per ora, gli elementi che la suffragano non sono sufficienti. Nessuna osservazione ha infatti provato l’esistenza di un grande pianeta nell’area più esterna del Sistema Solare, ma alcuni indizi hanno spinto gli astronomi ad osservare molto più attentamente.
Furono proprio le perturbazioni nel piano orbitale di Urano a spingere alla scoperta di Nettuno. Era il 1846, un’epoca in cui gli strumenti erano totalmente diversi; ma le scoperte non erano finite. Nel 1930 grazie a movimenti strani di Nettuno si scoprì Plutone. Una storia che si potrebbe ripetere ai giorni nostri visto che l’orbita del pianeta nano è caratterizzata dallo stesso fenomeno. Fino ad ora i mini pianeti scoperti nell’area periferica del Sistema Solare sono oltre centomila; alcuni anche più grandi di Plutone. La ricerca del pianeta x è affidata al radiotelescopio Atacama Large Millimeter Array.