Scoperto un nido insidioso nel sistema solare ricco di galassie giovanissime immerse nella materia oscura, si troverebbero a miliardi di anni luce di distanza e ricorderebbero ciò che accadde all’origine dell’Universo. Sembrerebbe, infatti, che un gruppo di astronomi, attraverso l’ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO), abbiano riscontrato delle mini galassie giovanissime, ammassate, come in una rete invisibile di materia oscura. Queste galassie giovanissime si pensa siano alla base del moderno Universo. Gli scienziati sono convinti, insomma, che studiando queste galassie giovanissime si possano ottenere informazioni sull’origine dell’Universo. Queste mini galassie giovanissime sono così ricche di formazioni stellari, corpi celesti e polveri che risultano imperscrutabili dai telescopi.
Però, le galassie giovanissime emettono forti onde radio che solo oggi, grazie alla risoluzione dell’ALMA, sono state captate. Quest’ammasso di mini galassie giovanissime si troverebbe nella costellazione dell’Acquario, a circa 11 miliardi e mezzo di anni luce dalla Terra. Le galassie in questione sembrerebbero tutte avvolte da una grande rete tridimensionale che, ragionando in assenza, viene considerata di materia oscura. Si ritiene, dunque, che la materia oscura sia stata una caratteristica di tutte le galassie formatesi all’origine dell’Universo. Le mini galassie giovanissime si troverebbero all’incrocio di questi filamenti di materia oscura.