Che l’obesità portasse a numerose disfunzioni al nostro corpo era ormai risaputo, ma che comportasse anche dei problemi al cervello risulta davvero una novità. Uno studio realizzato dall’università americana del Medical College of Georgia, ha rivelato come un accumulo eccessivo di grassi possa provocare significativi danni alle facoltà cognitive. Un aspetto inedito che potrebbe aprire una nuova pagina nel campo medico. L’obesità, secondo gli studiosi, causerebbe delle alterazioni nelle normali funzionalità delle cellule della microciglia in grado di gestire la protezione del sistema nervoso attraverso l’eliminazione delle sostanze di scarto.
Ma una presenza eccessiva di grassi ne impedirebbe il corretto funzionamento. La ricerca, pubblicata sulla rivista “Brain, Behavior, and Immunity” ha infatti rivelato come l’obesità produca un’infiammazione che provoca una risposta delle cellule delle microglia che non eliminano le sostanze nocive, ma iniziano a consumare le sinapsi; una sostanza che permette la comunicazione delle cellule del tessuto nervoso con un rapido peggioramento delle capacità cognitive. Il processo, per fortuna, non è irreversibile: basta perdere peso per riacquistare le funzionalità del cervello.