A Place de la Republique ciò che resta dopo i terribili attentati è solo tanto dolore. Parole non dette, pensieri nascosti e tanta rabbia. In questo clima di analfabetismo emotivo un musulmano decide di farsi avanti, ma non con le trasmissioni televisive, non con le parole, lo fa a partire dai gesti. Vuole dire no al terrorismo e lo fa bendato, con un abbraccio rivolto all’intera popolazione parigina.
Vuole risollevare i principi fondamentali della Rivoluzione Francese di “Libertè, Egalitè et Fraternitè” e vuole farlo a partire da quest’ultimo. “Sono un musulmano, ma questo non fa di me un terrorista”, questo c’è dietro il suo abbraccio. E’ semplicemente un uomo, che quel giorno sarebbe dovuto essere tra le vittime per festeggiare il suo compleanno. Ai suoi piedi c’erano due cartelli, in uno c’era scritto: “Mi fido di te e tu? Dammi un abbraccio”. Davvero un episodio commovente, ma forse necessario per riscaldare un po’ questi cuori straziati dall’orrore. In fondo, dietro qualsiasi differenza di pelle, opinione, religione, c’è sempre un essere umano, con una mente che ragiona e un cuore che pulsa, cerchiamo di non dimenticarcene.