La frittura in olio di semi aumenterebbe il rischio di cancro: i grassi polinsaturi di cui gli oli di semi sono composti sarebbe la causa di questo aumento di rischi. Dopo circa 20 anni di ricerche, un gruppo di studiosi inglesi è giunto alla conclusione che, quando si iniziano a scaldare gli oli di semi, come ad esempio mais e girasole, rilasciano aldeidi e composti chimici che sono stati associati a varie forme di cancro, malattie cardiache e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Al contrario, l’olio d’oliva, quello di cocco e i grassi animali come il burro e lo strutto producono livelli sensibilmente minori di aldeidi, ecco perchè è consigliato usare questo tipo di oli per la frittura.
La pericolosità degli oli di semi è data anche dai tempi di cottura prolungati oltre che dalla temperatura elevate raggiunte durante la frittura. Stando a Martin Grootveld, professore di chimica bioanalitica della De Montfort University di Leicester, gli oli di semi rilascerebbero nei cibi sostanze tossiche legate al cancro, con un aumento del rischio che varia dalle 100 alle 200 probabilità in più rispetto al limite massimo fissato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità.