Ande, l’eredità genetica perduta degli Inca

L’arrivo degli europei nel Sudamerica ha provocato la completa cancellazione DNA del popolo andino. A confermarlo è uno studio realizzato da un team internazionale di genetisti guidato da Antonio Salas, docente dell’Università di Santiago di Compostela in Spagna. La ricerca è stata effettuata prelevando un campione del corredo genetico di una mummia ritrovata trentanni fa sul monte Ancocagua, il più alto della Cordigliera delle Ande. Il corpo apparteneva ad un bambino di soli otto anni sacrificato durante uno dei rituali tipici del popolo Inca, in un’epoca risalente a cinque secoli fa.

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Ande, l’eredità genetica perduta degli Inca Fonte: pbs.org

Le analisi effettuate sulla piccola mummia dimostrano, a detta degli studiosi che, nel periodo precedente allo sbarco dei Conquistadores, le popolazioni degli Inca dell’area delle Ande erano caratterizzate da una serie di caratteristiche genetiche che successivamente sono andate perdute con il processo di colonizzazione. E’ stata una piccolissima parte di polmone ad essere analizzata; un tessuto che è riuscito a giungere ai giorni nostri grazie a particolari condizioni. Se alcune caratteristiche del corredo genetico non sono affatto nuove alle attuali popolazioni del Centro e del Sud America, alcuni frammenti risultano, invece, del tutto atipici.