Un nostro cugino nei fondali oceanici. Si tratta di un verme che, secondo gli studi, avrebbe molti elementi genetici in comune con l’uomo. A rivelarlo è l’Università giapponese di Okinawa che ha studiato l’eredità genetica degli invertebrati scoprendo una somiglianza davvero “scomoda”. Sono migliaia i geni in comune tra gli uomini e i vermi oceanici; un’eredità di un antichissimo antenato che viveva sul nostro pianeta in un’epoca risalente ad oltre 500 milioni di anni fa.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, ha spiegato come i geni in comune siano quelli interessati nello sviluppo della faringe. Se i geni, nei vermi, sono impegnati nello sviluppo di questa particolare area del corpo, negli uomini vengono coinvolti, invece, anche nella tiroide. Proprio il funzionamento di quest’ultima potrebbe avere delle vaghe somiglianze. Nei vermi, infatti, la faringe serve a filtrare l’acqua del mare; un sistema che permette agli invertebrati di trovare sostanze nutritive all’interno dei liquidi.