Il riscaldamento climatico e, di conseguenza, la mancanza di neve, potrebbe lasciare senza acqua una significativa fetta della popolazione mondiale. Sono due miliardi gli uomini e le donne che, in un futuro non troppo lontano, potrebbero soffrire di sete. A lanciare l’allarme è l’Earth Institute della Columbia University di New York pubblicando i risultati di uno studio sulle pagine della rivista Environmental Research Letters. E’ l’emisfero nord a correre i rischi maggiori per gli scioglimenti dei ghiacci, anche se il pericolo, come puntualizzano gli esperti a margine dell’analisi, riguarda tutte le aree del pianeta.
Sono davvero tanti i bacini di acqua dolce nell’area settentrionale del nostro pianeta che vengono alimentati, per la maggior parte, dal ghiaccio e dalla neve. La situazione, con l’incedere del riscaldamento climatico, rischia di diventare sempre più drammatica nell’area del sud Europa, del centro Asia e nella zona medio orientale. Il sistema fino ad ora è riuscito a garantire quantità di acqua grazie allo scioglimento dei ghiacci e della neve in montagna che fornisce il sistema idrico a valle, proprio nei periodi di maggior caldo; ma in futuro, con l’aumento del riscaldamento climatico, non potrebbe essere più così.