Recentemente è stato scoperto sulle alture del Golan un’imponente struttura monumentale, di assoluto valore archeologico, ribattezzata subito come una nuova Stonehenge. Infatti, la Stonehenge del Golan sarebbe formata da grandi pietre massicce, alternate ad altre meno grandi, disposte in modo tale da formare una figura circolare. I cerchi sarebbero 5 e il più grande avrebbe un diametro di 152 metri. Al centro dei 5 cerchi dello Stonehenge ci sarebbe una camera sepolcrale, la Rujm el Hiri (in lingua araba). In tutto, le pietre grandi presenti dovrebbero essere un centinaio, alcune presenterebbero la classica struttura con architrave (due verticali e una orizzontale poggiata sopra).
Le pietre piccole o medie, invece, ammonterebbero ad un migliaio. La scoperta archeologica è avvenuta grazie ad alcuni ricercatori che hanno notato la forma particolare di alcune pietre nel terreno, scavando è stato possibile far riemergere lo Stonehenge alla luce del sole, dopo secoli. Le pietre risalirebbero, infatti, a circa 5.000 anni fa. Le alture del Golan, attualmente, sono sotto la giurisdizione dell’esercito israeliano, ma per secoli sono state terra di nessuno e di tutti. Proprio per questo motivo, gli archeologi si chiedono quale civiltà abbia costruito lo Stonehenge del Golan e perché.