Stato d’emergenza a Parigi: 128 morti

Nella sala concerti Bataclan, non lontano dalla sede di Charlie Hedbo, è avvenuta la strage dove sono rimaste uccise 118 persone. Inizialmente tenute solo in ostaggio, fino all’arrivo delle teste di cuoio. Le statistiche riportano fino adesso 192 feriti, di cui 80 in condizioni critiche piuttosto gravi. Il terrore è arrivato anche allo Stade de France, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania. Spari e sgomento sono arrivati anche a Beaumarchais e in altre due strade non moto distanti da lì. In totale ci sono state tre esplosioni nei pressi dello Stade de France, tutte distintamente avvertite all’interno del terreno di gioco. Al termine della gara gli spettatori sono stati trattenuti e portati all’interno del campo di calcio, mentre lo stadio veniva sigillato ed il presidente Hollande evacuato con un elicottero al fine di giungere all’Eliseo e coordinare le operazioni. 6 i morti vicino allo stadio, inclusi tre attentatori.

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Stato d’emergenza a Parigi: 128 morti

Morti e feriti non sono gli unici esiti di questo terribile attacco terroristico, molti sono i dispersi. Di una ragazza veneta, Valeria Solesin, non si hanno ancora tracce. Ci auguriamo che questo sia dovuto solo all’impossibilità attuale di mettersi in contatto con amici e familiari. Nel giro di neanche un anno, questo è il secondo attentato che lascia la Francia completamente atterrita. Il presidente Hollande dichiara lo stato d’emergenza , aumento dei controlli alle frontiere e la mobilitazione di più di 1500 militari a Parigi. Molti dei terroristi-kamikaze sono rimasti uccisi nello stesso attentato. Allah u Akbar”, “Allah è grande”, queste le parole che risuonavano nelle orecchie delle povere vittime prima del massacro.