Il rapporto tra gli uomini e le api risale a 9.000 anni fa. Uno studio dell’Università inglese di Bristol ha rivelato come lo sfruttamento del miele e della cera d’api sia da ascrivere ad un periodo molto più antico di quanto si potesse pensare in precedenza. Lo studio ha analizzato dei cocci presenti in vari scavi archeologici localizzati lungo le sponde del Mediterraneo. Le analisi dei ritrovamenti hanno scoperto delle tracce di cera d’api ancora presenti sulla superficie dei vasi. Una quantità davvero significativa che indica come lo sfruttamento delle api sia stato molto comune, fin dalle origini.
Ma l’uso del miele, già in epoche remote, non è del tutto ignota. Già alcuni geroglifici ritrovati nell’Antico Egitto hanno rivelato un rapporto tra gli uomini e le api molto antico. Un rapporto che, grazie agli studi del team di ricerca guidata da Melanie Roffet-Salque, ora si può datare al VII millennio avanti Cristo. Fenomeno non rinvenuto, invece, in Scozia dove il clima ne limitava la proliferazione. La cera d’api, secondo le ipotesi, poteva essere usata come rivestimento dei vasi, ma anche per cosmetici o medicinali.