Pochi sanno che Marte ha due satelliti: Phobos e Deimos. Si tratta di due lune di dimensioni davvero ridotte e molto differenti per forma, grandezza e distanza dal pianeta rosso. Phobos, in particolare, ha una caratteristica che lo rende del tutto unico nel nostro Sistema Solare: l’estrema vicinanza dal pianeta. Si tratta di un grande macigno, di forma irregolare, che secondo gli studi della Nasa, potrebbe presto scomparire. Sia Mariner 9 che Viking 1 avevano già osservato le sempre più profonde striature sulla superficie del satellite; un fenomeno che gli studiosi avevano accostato al vicino cratere presente nel bel mezzo di Phobos.
Ma le osservazioni di Terry Hurford, autore dell’ultimo studio, propongono ben altre conclusioni. Sarà proprio l’estrema vicinanza con Marte a portare alla distruzione della piccola luna, sempre più soggetta alle forze mareali del pianeta rosso. Profonde spaccature sulla piccola superficie del satellite sono state più volte osservate dalle varie sonde che si sono avvicinate a Marte. E’ la continua interazione tra satellite ed il pianeta a formare questi canyon che, alla lunga, porteranno alla distruzione del satellite. Una polverizzazione che probabilmente avverrà in un futuro lontano che va dai 30 ai 50 milioni di anni.