La tecnica del biomining potrebbe far diventare lo Spazio un mercato delle materie prime. Da quando l’uomo ha affinato la sua tecnica per arrivare nello Spazio e ampliato le sue conoscenze dell’Universo, ha avuto chiara una cosa: le materie prime presenti nello Spazio sono un patrimonio che ci potrebbe aiutare parecchio. Più di tutti, sono gli asteroidi a rappresentare un bacino ricco di elementi e minerali che fanno gola a molti. E’ per questo che industrie, come la Deep Space Industries, studiano da qualche anno come poter effettuare l’aggancio di un asteroide, l’estrazione del materiale e infine il recupero.
L’idea della Deep Space, sviluppata recentemente, è quella di usare particolari microbi per l’estrazione dei minerali. Questi microbi si nutrirebbero, letteralmente, dei minerali (anche metalli) presenti sull’asteroide. Una volta finito il loro, lavoro bisognerebbe solo recuperarli. Un lavoro del genere abbatterebbe notevolmente i costi: ci sarebbero solo quelli di attraccaggio e recupero, ma questo recupero avverrebbe 10-20 anni dopo. Questa tecnica chiamata biomining viene usata già nelle miniere qui sulla Terra. La prossima mossa sarà raccogliere alcune porzioni di asteroide, per analizzarli in laboratorio e capire se tutto ciò è realizzabile.