In autunno le foglie in cima ai nostri alberi ingialliscono e cadono, lasciando l’albero completamente spoglio. Un fenomeno che tutti noi conosciamo e che, soprattutto nelle nostre città, rende l’atmosfera nella stagione autunnale più magica e romantica. Sappiamo realmente, però, cosa accade alle foglie e agli alberi? Per cominciare, bisognerà dire che questo processo ha avuto un percorso millenario per affinarsi e diventare preciso e funzionale così com’è ora. Inoltre oggi, con gli sbalzi climatici e le temperature elevate fino ad altissima stagione, le foglie ingialliscono e cadono molto più tardi; questo perché il fenomeno della caduta delle foglie è strettamente legato alla temperatura. Nello specifico, le foglie ingialliscono e poi cadono per proteggere l’albero dal freddo. Le foglie, infatti, sarebbero un appesantimento ulteriore, trattenendo acqua e neve durante l’inverno. Il processo della fotosintesi, poi, sarebbe drasticamente rallentato, ma la pianta dovrebbe comunque continuare a dare nutrimento anche alla foglia.
Così, appena muta la stagione, le foglie iniziano a trasportare le loro sostanze nutritive verso il tronco, che le immagazzina per l’inverno, mentre la clorofilla, il pigmento che rende verdi le foglie, degrada progressivamente dal rosso, all’ocra ed infine al giallo. Infine, il punto in cui si stacca la foglia si solidifica con materiale suberoso, in modo tale da non essere attaccato da parassiti. E’ un processo molto affascinante, di cui però non tutti possono godere. Infatti, è bene sapere che solo la fascia temperata (la nostra, cioè), gode dei colori delle foglie ingiallite durante l’autunno e vede cadere le foglie e quindi gli alberi spogli durante l’inverno. Nell’estremo nord e nella fascia equatoriale questo fenomeno tende a non esistere.