Nell’aprile del 1970 Ferdinando Gaetani d’Aragona, presidente del “Montecristo Sporting Club”, tenta di trasformare l’isola toscana in un resort extra lusso. Lo stato decide di bloccare il progetto e l’isola resta come riserva naturale al parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, tant’è che oggi l’isola di Montecristo è raggiungibile previa selezione ed un pre-corso che si tiene sulla costa, proprio a tutelare al massimo la biodiversità presente sull’isola. Situazione analoga era temuta per l’isola di Budelli, nell’arcipelago della Maddalena, da parte del finanziere neozelandese Micheal Harte. L’isola apparteneva già ad un parco nazionale, il quale però aveva diminuito le misure restrittive, portandola a “riserva generale”, cioè zona B.
Il 30 Ottobre, però, il parco presenta un piano con il quale si attesta che l’isola di Budelli resterà “riserva integrale”, ovvero zona A e vi potranno accedere solo piccoli gruppi contingentati. Vengono messe a tacere, dunque, tutte le voci che parlavano di un restauro dell’isola a discapito del suo patrimonio naturale. L’unica modifica che l’isola di Budelli in questo momento potrebbe subire sarebbe solo ed esclusivamente per un risanamento ambientale.