Si chiama Futura il primo robot intelligente programmato per combattere i tumori. Il nuovo robot potrebbe sconfiggere soprattutto i tumori a rene e fegato, senza aghi né bisturi e senza danneggiare le cellule sane. Il robot ha due braccia meccaniche che interagiscono scambiandosi informazioni via rete. Con l’aiuto dell’ecografia 3D, il robot individua il tessuto malato e lo prende di mira con fasci di ultrasuoni focalizzati ad alta intensità, uccidendo le cellule tumorali ma lasciando intatte le cellule sane circostanti, ovviamente dietro la supervisione e il controllo di un medico.
Il robot sarà testato a novembre in Scozia su cadaveri e animali. Tra i progettisti di questa macchina, ci sono anche undici ricercatori italiani riuniti nella startup Camelot Biomedical Systems ed è il risultato di un progetto finanziato dalla Commissione europea e coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Se le cose andranno come previsto dai ricercatori, l’anno prossimo questa tecnologia potrà essere applicata direttamente sui pazienti da importanti ospedali italiani.