Era il 3 novembre del 1957 quando la cagnolina Laika, il suo vero nome era Kudrjavka, venne lanciata nello Spazio a bordo dello Sputnik 2. Era stata la Russia ad organizzare la missione spaziale per Laika, l’animale sarebbe servito per monitorare un essere vivente nello Spazio; la capsula era, infatti, attrezzata con sensori tali da permettere il monitoraggio dei segnali vitali del passeggero come pressione sanguigna, battiti cardiaci, frequenza respiratoria.
Non fu l’unico animale spedito nello Spazio, negli anni successivi la seguirono altri cani e gatti. Il governo sovietico disse, all’inizio, che la cagnolina era vissuta quattro giorni, dati che furono poi smentiti. Oggi si sa che Laika sopravvisse solo poche ore. Morì, probabilmente, per gli sbalzi di temperatura. La missione non prevedeva rientro, quindi il destino dell’animale era già segnato: l’umanità, però, non l’avrebbe mai più dimenticata.