Residui di pesticidi nella stragrande maggioranza delle mele presenti nei supermercati europei. Sono i risultati shock dell’analisi di Greenpeace che ha lanciato un vero e proprio allarme sulla produzione tradizionale di mele. Sostante tossiche e potenzialmente dannose per la salute umana come i cosiddetti “bioaccumulabili” in grado di comportare danni considerevoli sul processo di riproduzione e nell’ecosistema.
Sono 126 le mele analizzate nei vari punti vendita del vecchio continente con risultati davvero preoccupanti. Se le conseguenze dei pesticidi sono ben note sugli insetti, ciò non può essere confermato per gli uomini. Nel nostro paese specifiche rilevazioni sono state effettuate nei punti vendite Carrefour, Auchan e Lidl, con un riscontro della presenza di pesticidi in tutti i campioni analizzati. Le mele della Lidl, come sottolinea Greenpeace, si caratterizzano per ben tre tipologie differenti di sostanze tossiche. “I supermercati – come sottolinea l’organizzazione – hanno l’obbligo morale di favorire l’agricoltura biologica con una diminuzione di tutte le sostanze potenzialmente dannose per la salute umana e per l’ecosistema”.