Da alcuni anni l’utilizzo di internet è diventato sempre più presente nella vita di giovani e meno giovani. Ma sempre più spesso accanto agli indubbi vantaggi di essere costantemente connessi al web, si indicano svariati aspetti negativi frutto di una vera e propria dipendenza dalla rete. Sono i social a finire nel mirino del luogo comune che addita Facebook, WhatsApp, Instagram, Snapchat e Twitter come delle vere e proprie sciagure per gli adolescenti di oggi. Ma una serie di studi condotti da diversi enti hanno, invece smentito diversi miti.
I social, ad esempio, distrarrebbero dalla scuola. Ma è l’università di Philadelphia a dimostrare come il 77% dei ragazzi utilizzino Facebook per informarsi sulle attività scolastiche o per avere un contatto diretto con i propri professori. Una percentuale del 40% degli adolescenti dichiara, inoltre, di utilizzare i social per informarsi mentre la stragrande maggioranza di essi non usa Facebook per trattare di argomenti delicati come la propria identità sessuale. Ma è l’ultima smentita appare ancora più sorprendente: “Non è vero che la realtà virtuale sostituisce la vita reale – dichiara la ricercatrice De Baggis – ma è un’estensione di essa; come non è assolutamente vero che chi si connette si perde qualcosa: oggi i giovani hanno a disposizione tutta la musica, le informazioni e l’intrattenimento che vogliono, a portata di click.“