Sembrerebbero enormi squame di serpente, ma non sono altro che delle strane increspature sulla superficie di Plutone. Si tratta di caratteristiche del terreno davvero particolari che hanno lasciato senza parole i geologi ed i vari esperti esterrefatti di fronte all’ennesima sorpresa che ci ha riservato il pianeta nano. L’osservazione della particolare formazione è stata possibile nella linea che divide il giorno dalla notte grazie alla particolare inclinazione dei raggi del Sole che quindi hanno permesso di rilevare l’estrema “rugosità” che caratterizza il pianeta, in un’area vasta centinaia di chilometri.
“Una caratteristica davvero unica – spiega William McKinnon, il geologo dell’Università di Washington – ci vorrà del tempo per capire il perché la genesi di queste formazioni a forma di squame“. Secondo alcuni potrebbero essere la sublimazione del ghiaccio insieme alle forze tettoniche che modellano il pianeta dall’interno. Le squame sulla superficie del pianeta nano è solo l’ultima delle scoperte che è stata possibile grazie New Horizons, la sonda della NASA che in questi giorni sta inviando numerose foto dettagliate del suolo di Plutone.