Anche le cellule umane hanno realizzato il loro viaggio spaziale. Nell’ambito di uno studio realizzato dai ricercatori di biomedicina spaziale “Endothelial cells“, si è deciso di lanciare alcuni campioni di cellule nello spazio per ricercare le conseguenze del dell’invecchiamento. E’ l’inesistenza dell’attrazione gravitazionale, come spiegano gli esperti, a portare ad una forte accelerazione dell’invecchiamento dei tessuti; una vera e propria macchina del tempo che permette di studiare il comportamento del corpo umano, durante la fase di invecchiamento.
L’obbiettivo è quello di analizzare da vicino le condizioni che portano all’insorgenza di malattie direttamente collegate con l’invecchiamento come la pressione alta, le trombosi e l’aterosclerosi. Le cellule, al rientro dal viaggio spaziale, saranno sottoposte a dei specifici esperimenti con il preciso obbiettivo di studiare gli effetti della mancanza di gravità. Il tessuto endoteliare, ad esempio, risente notevolmente delle condizioni dello spazio con problemi legati alla circolazione sanguigna. L’obbiettivo è di mettere in campo forme di prevenzione utili sia agli astronauti, ma che ai comuni pazienti sulla Terra.