Sorprendente scoperta in campo farmaceutico. Secondo uno studio condotto nei Paesi Bassi, l’aspirina può aumentare l’aspettativa di vita di pazienti affetti da alcune tipologie di cancro più comuni. In tutte le patologie studiate il 28% dei pazienti è sopravvissuto almeno 5 anni, ma coloro a cui è stata somministrata una dose giornaliera di 80 milligrammi di aspirina, si vedevano raddoppiate le probabilità di sopravvivere entro il suddetto lasso di tempo.
Ad essere analizzati sono stati diversi elementi; l’obbiettivo era notare al meglio gli effetti dell’aspirina sulla sopravvivenza, quali il sesso, l’età ed i trattamenti seguiti. Il prossimo passo è prendere in esame la materia tumorale di questi pazienti, per capire quanti tra questi possono trarre effettivi benefici in seguito al trattamento. L’aspirina, confermano gli studiosi, è comunque ancora un farmaco fuori brevetto, anche se l’assunzione abituale non presenta effetti collaterali degni di nota oltre ad essere un prodotto relativamente economico. Al momento della ricerca, si è già visto come può essere efficace in patologie quali il cancro intestinale e dell’esofago.