La ricerca scientifica sta varcando un’altra frontiera: quella delle pile commestibili. Si tratta di dispositivi composti da materiali biodegradabili in grado di essere ingerite, senza nessun tipo di danno per il nostro corpo. Le pile si alimenteranno con gli stessi succhi gastrici del corpo e permetteranno alla pillola di avere un’efficacia fino ad ora sconosciuta agli odierni farmaci. Le pile permetteranno, infatti, alle pillole di dirigersi nell’area del corpo da curare così da produrre effetti immediati e diretti sull’area da curare del paziente.
E’ di venti ore il tempo che impiega ogni nostro alimento per degradarsi nel nostro corpo. “La batteria – spiega Christopher J. Bettinger, l’esperto di bioingegneria dell’istituto – deve svolgere il suo compito in questo specifico lasso di tempo, per poi scomparire.” La realizzazione delle pile commestibili, secondo gli esperti, sarà ultimata nel giro dei prossimi cinque o al massimo dieci anni.