La pelle e la nostra bocca sono delle fonti inesauribili di batteri. A rivelarlo è una ricerca realizzata dall’Università dell’Oregon e resa pubblica dalla rivista Peerj. Un gruppo di persone sono state rinchiuse all’interno di una camera integralmente sterilizzata per alcune ore. Dopo aver fatto uscire i volontari gli scienziati hanno scoperto come ogni singola persona avesse rilasciato nell’aria una specifica nube di batteri, ognuna diversa dalle altre ed in grado di identificare il singolo individuo, anche dopo diverse ore.
E’ lo streptococco ad essere tra i batteri più comuni e che abita la bocca oltre al Propionibacterium e dal Corynebacterium che invece si collocano sulla superficie della nostra pelle. Non sono le tipologie di batteri che ci circondano a differenziare una persona dall’altra, ma la grandezza della nube e soprattutto le percentuali di una specifica specie rispetto agli altri. Una “firma batterica” in grado di riconoscere e distinguere un singolo individuo da un altro con incredibile precisione e che potrebbe essere utilizzata, in un prossimo futuro, al pari del codice del DNA.