E’ un mistero lungo 14 milioni di anni, quello dei solchi presenti in un sito ubicato a 70 chilometri circa da Ankara, in Anatolia, nel territorio un tempo occupato dai Frigi. Si tratta di grandi solchi tracciati nella roccia vulcanica, in merito ai quali ad oggi non è ancora possibile offrire una spiegazione certa; da tempo vi sta lavorando il dottor Alexander Koltypin, direttore del Centro di Ricerca di Scienze Naturali scientifica presso Università Internazionale Indipendente ecologico-politico di Mosca; una ricerca che porta avanti insieme a tre colleghi: sostengono che questi solchi misteriosi risalgano a 14 milioni di anni fa e che la loro origine non sarebbe naturale ma che siano la possibile conseguenza dello spostameto di veicoli pesanti su un terreno morbido.
Successivamente però tutta la superficie intorno ai solchi si è solidificata ‘fissandoli’ al terreno proprio come è avvenuto per molte impronte di dinosauro che si sono conservate per milioni di anni. Secondo Koltypin il terreno originale era composto da depositi di cenere vulcanica che alcuni milioni di anni fa si sarebbero solidificati in roccia tufacea. Il mistero è legato al fatto che non si riesce a comprendere quale tipo di veicolo possa averle generate: vi sono coppie di solchi che si incrociano a vicenda e alcune sembrano essere più profonde di altre, arrivando anche ad un metro di profondità mentre altre sono caratterizzate da segni orizzontali che percorrono la traccia stessa. Che possa trattarsi di una civiltà esistita prima della nascita del nostro mondo? è una delle ipotesi azzardate dal ricercatore..