Metà degli esemplari marini presenti negli anni settanta, nel 2015 sono scomparsi. Una vera e propria strage della vita nei mari quella che si è vissuta dagli anni settanta ad oggi. Lo studio è stato realizzato dal WWF e dal Living Blue Planet Report ed è giunto ad un risultato davvero preoccupante per lo stato di salute della vita nei mari, negli oceani e quindi dell’interno ecosistema. Sono il riscaldamento delle temperature ed una quantità eccessiva di pesca a provocare la moria degli animali marini.
Ben 5.829 specie sono state analizzate dagli studiosi; una quantità suddivisa tra i mammiferi, con ben 1.234 specie, ai quali si aggiungono i pesci, gli uccelli ed i rettili. Una quota del 49% degli esemplari totali è scomparsa nel corso di questi quarantanni; una media che raggruppa specie quasi del tutto estinte come i cetrioli di mare, un esemplare largamente pescato perché considerato una vera e propria leccornia. Molto male anche la specie dei tonni e degli sgombri diminuiti di oltre il 74%.