Anche ad una distanza di 325 anni luce è possibile osservare l’area più interna di un nascente sistema solare, o come l’hanno ribattezzata i ricercatori dell’Università di Leeds, la “sacca amniotica” cioè l’area di formazione dei vari pianeti che comporranno il giovane sistema solare. La straordinarietà della scoperta sta nel fatto che si è riusciti ad individuare un’area davvero ristretta, ad una distanza considerevole. “Una capocchia di spillo da 100 chilometri” così ha definito l’osservazione Ignacio Mendigutia, il coordinatore della ricerca internazionale che ha scovato il sacco amniotico della stella.
Un risultato mai raggiunto fino ad ora: “Nessuno – continua Medigutia – era mai riuscito a realizzare una simile osservazione ad una tale distanza“. La stella è circondata da uno strato di polvere e gas, chiamato disco proto-planetario, dal quale nascono i pianeti. Il sacco amniotico della stella ha dimensioni davvero impressionanti pari a dieci volte la distanza che separa il Sole con l’orbita di Plutone.