Una quantità enorme di acqua salata potrebbe nascondersi sotto il deserto del Taklamakan, in Cina. Quello che potrebbe sembrare un incredibile paradosso è invece la realtà, o almeno potrebbe esserlo. Ad avanzare l’ipotesi di un oceano al di sotto del deserto, è un team di scienziati che ha rilevato un’importante quantità di anidride carbonica prodotta dai combustibili fossili che sparisce. E’ di oltre 11 miliardi di tonnellate il CO2 che viene prodotto dall’uomo, ebbene una parte consistente di esso, circa una tonnellata, non si sa letteralmente che fine faccia.
A scoprire il fenomeno sono stati gli scienziati intenti a studiare il fenomeno del risucchio dell’anidride carbonica tipico delle foreste e degli oceani. Una grande quantità di CO2, è stato rilevato dai ricercatori, viene assorbita anche nel bacino del Tarim, in Cina. Ma l’assorbimento del Taklamakan sembrava troppo accentuato per essere quello di un deserto. Da qui l’ipotesi di un oceano di acqua salata nelle profondità. Le varie falde acquifere presenti al di sotto dei deserti, spiegano gli studiosi, sono in grado di risucchiare una quantità di anidride carbonica 14 volte superiore alle aspettative. L’equipe, per avvalorare la teoria, ha anche analizzato dei campioni di acqua sotterranea in giro per il mondo, scoprendo una quantità notevole di biossido di carbonio.