Qualche giorno fa il noto portale IFL Scienza ha chiesto lumi a Robin Andrews, noto vulcanologo dell’Università di Otago in Nuova Zelanda, chiedendogli cosa accadrebbe se fosse buttata una bomba nucleare all’interno di un vulcano. Sappiamo tutti che un vulcano entra in fase di eruzione quando nel sottosuolo si genera abbastanza pressione da causare il rilascio di cenere e lava, ma cosa succederebbe se ciò venisse causato per mano umana? La risposta…è alquanto deludente, perchè non succederebbe praticamente nulla di che.
Dunque, un’esplosione nucleare non può causare un’eruzione in quanto l’ordigno si scioglierebbe al contatto con la lava. Ci sono due alternative, quella di far esplodere la bomba nella zona del cratere, causando un’esplosione minore, o quella di trasportare la bomba in qualche modo all’interno della camera magmatica. Se la bomba fosse gettata nel camino di uno stratovulcano (vulcano alto ed acuminato) con ogni probabilità il raggio dell’esplosione sarebbe molto limitato, in quanto mancherebbe l’ossigeno per causare i nefasti effetti che abbiamo conosciuto a Hiroshima e Nagasaki. Diversamente andrebbe se la bomba nucleare fosse inserita all’interno della camera magmatica, ad una profondità compresa tra 1 e 10 chilometri. L’esplosione “incenerirebbe” il magma circostante, facendo esplodere il vulcano e rilasciando radiazioni letali in una vasta area. Il mix letale sarebbe devastante, in quanto il rilascio di cenere a grandi distanze provocherebbe lo spargimento delle particelle radioattive in una vastissima zona del pianeta, insomma, meglio non provare e basarci solo su questa teoria!