Il vulcano ecuadoregno Cotopaxi, uno dei più pericolosi al mondo ed il terzo vulcano più alto dell’intero continente sud-americano continua a far paura. Al momento sono state allontanate 550 persone dalle proprie abitazioni, mentre ulteriori evacuazioni sono state stilate ma al momento non sono rese necessarie. Nelle ultime 48 ore il vulcano ha emesso diverse colonne di cenere, scagliando lapilli e pietre pomici, ma la sua attività non è neanche lontanamente paragonabile a quella che c’è stata sul Villarica qualche mese fa o sullo stesso vulcano Cotopaxi durante l’ultima eruzione avvenuta nel 1877, una delle peggiori nella storia recente del nostro pianeta.
Il presidente dell’Ecuador Rafael Correa ha appena dichiarato lo stato di emergenza nella zona del vulcano Cotopaxi, specialmente dopo la segnalazione di ceneri nella capitale Quito. L’esercito è entrato in azione, al momento il Cotopaxi è sorvegliato speciale e sono in arrivo nuove norme di sicurezza e limitazioni per limitare i danni di eventuali esplosioni ancora più potenti. La preoccupazione delle autorità non è tanto il lancio di lapilli, il magma o la cenere, bensì il possibile scioglimento del ghiacciaio causato dalle elevate temperature del vulcano e le potenziali inondazioni.