Da alcune ore l’attività del vulcano Cotopaxi è andata ad aumentare, sprigionando una nube di cenere alta fino a 6/7 chilometri di altezza, con la cenere che sta iniziando a cadere anche sulla capitale Quito, anche se al momento la caduta della stessa non è molto elevata. Il vulcano Cotopaxi è pericoloso per una serie di motivi, innanzi tutto la vicinanza a Quito ed all’area più densamente popolata dell’Ecuador, poi la capacità di dar vita ad esplosioni di cenere e lapilli alte anche 8/10 chilometri ed infine la presenza del ghiacciaio, in quanto lo scioglimento dei ghiacci a causa di un’eruzione potrebbe causare drammatiche colate di fango, i temibili lahar.
Dopo oltre un secolo in cui era in fase dormiente, si è improvvisamente risvegliato il vulcano Cotopaxi in Equador, uno degli edifici vulcanici più pericolosi al mondo visto il suo VEI (indice di esplosività vulcanica) tra 5 e 6. L’ultima eruzione ci fu quasi 150 anni fa, nel 1877, e scatenò una violentissima esplosione che provocò molte vittime, ma in quell’occasione furono le colate di fango a causare la maggior parte dei danni e dei morti. Il presidente dell’Equador Rafael Correa ha dichiarato immediatamente lo stato di emergenza nel paese, mettendo in stato di allerta una vasta zona e chiedendo il supporto delle forze armate in caso di necessità. Dopo il Villarica, nuova violenta eruzione per un vulcano Sud-americano, il terzo più alto del continente e del mondo intero (misura oltre 5800 metri).