Drammatica serie di esplosioni a Tianjin, Cina centro-orientale, popoloso centro abitato da 15 milioni di abitanti distante meno di 120 chilometri dalla capitale Pechino. La situazione è drammatica, il bilancio parziale è di 50 vittime, 950 feriti e centinaia di persone rimaste intrappolate nelle proprie abitazioni a causa di una terribile esplosione nel porto della città di Tianjin, tutto a causa della deflagrazione partita da una nave carica di esplosivo. La seconda esplosione, avvenuta meno di 40 secondi dalla prima, è avvenuta all’interno di un deposito di prodotti chimici situato a pochi metri dalla nave che aveva preso fuoco ed è proprio questa ad aver causato il disastro.
Gran parte degli edifici situati a meno di 5 chilometri dalla zona colpita dall’esplosione sono stati danneggiati o lesionati, al momento il bilancio è di 50 vittime ed oltre 950 feriti, ma a giudicare dall’entità del disastro, dalla zona densamente popolata, dalla difficoltà di ricevere informazioni e dalla vastità dell’aria colpita si potrebbe trattare di cifre ben maggiori (senza contare che centinaia di persone sono ancora disperse o intrappolate negli edifici).
Stando all’agenzia sismica cinese, le due esplosioni avrebbero liberato rispettivamente 3 e 21 tonnellate di tnt, con la seconda che avrebbe avuto una magnitudo superiore al quarto grado della scala Richter. La devastazione è immane, anche se l’esplosione c’è stata 11 ore fa si ergono ancora colonne di fumo e fiamme, ma i pompieri non riescono a domare l’incendio perchè è troppo pericoloso, dato che la metà delle vittime confermate sono vigili del fuoco.