Nuove misteriose scoperte sul pianeta Marte. Le ha fatte la sonda Curiosity della Nasa, al lavoro nel cratere di Gale del pianeta rosso, dove ha individuato una zona le cui caratteristiche non riescono al momento ad essere concretamente spiegate dalla scienza. Si tratta di un punto del suolo ubicato ai piedi del monte Sharp, dove la sonda si muove da mesi, del diametro di tre metri. Qui il sensore russo ubicato su Curiosity ha rilevato una emissione di neutroni molto alta che sarebbe motivabile con alti livelli di idrogeno e con la presenza di acqua liquida.
Ma su Marte non sono presenti queste caratteristiche e dunque per la scienza una così alta concentrazione di neutroni non è spiegabile, tanto più in un’area cosi ristretta. Sulla scoperta è intervenuto Ígor Mitrofánov, ideatore del sensore Dan e membro dell’Accademia delle Scienze Russa, il quale ha dichiarato: “Se incontrassimo più zone come questa probabilmente riusciremmo a capire qualcosa in più sulla natura del fenomeno e sulla struttura geologica di Marte.
Tuttavia, non riusciamo ancora a capire perché la zona ha dimensioni così ridotte”. Anche il dispositivo ChemCam posto su Curiosity ha rilevato alcune anomalie, al momento non spiegabili, del suolo, che dovranno essere pertanto approfondite nei prossimi mesi.