Le emissioni dei modelli matematici del mattino, specialmente da parte del centro di calcolo americano GFS, tendono a dare qualche buona notizia per il Nord Italia. Dopo i generali ritrattamenti del caso, che sono ovvi quando si parla di un’ipotetica discesa di aria fredda dopo una lunghissima fase calda e stabile (la meteorologia non è una scienza esatta, per ora), questa mattina c’è un parziale dietrofront, in quanto viene rivista la discesa di masse d’aria fredda al Nord Italia nel periodo compreso tra il 24 ed il 27 Luglio.
E il resto d’Italia? Difficile dirlo, a giorno d’oggi è possibile dire che non dovrebbe esserci un calo termico molto evidente, ma l’afflusso di correnti fresche durante le ore pomeridiane, anche se in minima parte rispetto al Nord Italia ed al Centro Europa, potrebbe causare la genesi di forti temporali di calore sulle zone interne e con qualche ipotetico sconfinamento sulle zone costiere, da valutare attentamente giorno per giorno. Il Nord invece sarebbe incluso in un peggioramento vero e proprio, con temporali anche violenti in grado di dar luogo a grandine. La presenza così reiterata di aria calda nei giorni passati sarà la chiave per la genesi di temporali eccezionali, lo stesso meccanismo che ha portato al tornado del Veneto dell’8 Luglio scorso.