Forse, voce del verbo forse, ci siamo: da un paio di giorni i principali modelli matematici hanno fiutato qualcosa, ovvero la fine della lunga ondata di caldo africano che dall’inizio del mese di Luglio, tra alti e bassi, sta interessando il nostro Paese. In totale sono state tre le ondate di caldo, le prime due hanno colpito non solo l’Italia ma anche gran parte dell’Europa centro-settentrionale, portando al raggiungimento ed al superamento di record termici che, come nel caso di Germania, Austria e Gran Bretagna duravano da decenni.
I modelli matematici, in particolar modo l’americano GFS e l’europeo ECMWF, potrebbero aver captato il periodo a rischio forte maltempo a causa del termine del dominio anticiclonico sub-tropicale, ma la distanza temporale è ancora notevole e ci sentiamo di prendere le ultime emissioni modellistiche con ottimismo ma con cautela. E mentre le prossime 72 saranno certamente le più calde da almeno un anno e mezzo, vi accenniamo dell’eventualità che nella terza decade del mese di luglio arrivino corpose infiltrazioni di aria fresca da Nord: se la carta che vi alleghiamo qui sopra, a cura di ECMWF, dovesse concretizzarsi, si parlerebbe di una lunga fase di maltempo, con temporali che potrebbero essere notevoli. La lunghissima parentesi di caldo ed anticiclone infatti garantirebbe l’accumulo di umidità ed energia nei bassi strati (proprio come il meccanismo che ha portato al tornado del Veneto), inoltre i mari si stanno riscaldando in modo eccessivo e l’arrivo di un fronte d’aria fredda di questo tipo potrebbe essere alquanto temibile, ma vi aggiorniamo nel dettaglio nei prossimi giorni, ora sono solo ipotesi.